giovedì 29 novembre 2012

Elaborazione. #Senses

E' tutto così banale.
Tutto.

Quello che sento mi sembra di averlo già sentito, più volte, con la stessa voce. Anche la Musica. In fin dei conti parliamo sempre degli stessi suoni messi in ordine differente, così come i testi. Prima o poi i concetti, le rime, le metafore finiscono...occorre riniziare a trovare del "nuovo".

Quello che vedo è il ripresentarsi di una serie di Dejavù. Quegli sprazzi di pensiero che tendono a farti credere che quella determinata scena tu l'abbia già vissuta in un altro tempo, non tanto lontano, in fondo.
E' tutto un mix di foto invecchiate e pellicole dimenticate dove restano sempre gli stessi soggetti, ingialliti, con accessori moderni...è quasi possibile riconoscerne i tratti, una modifica che mette in risalto una felpa colorata su uno scenario "seppia".

L'odore delle piccole cose...non esiste. E' tutto un maxi fetore, un miscuglio di mille odori assemblati senza un nesso logico o un percorso ben delineato. Tutto sa di fumo. Da piccolo cresci con l'odore del pane caldo,
dei fiori e altre pseudo-stronzate simili. Ora va così: riesci a stupirti e notare ciò che è inodore. Da qui a tre isolati, il mio naso percepisce solo l'aroma di un posacenere pieno e umido.

Il gusto. Mi ricordo di Te...avevi un buon sapore. Come quando diventi avaro di quel determinato cibo, hai lo stomaco pieno, stai per sboccare, ma sai di volerne ancora. E allora mangi...anzi, ti nutri. Di Lei. Sei destinato a finire nel girone degli ingordi, per colpa Sua.
Tutto il resto non sa di nulla. Non so che gusto possa avere il polistirolo, ma se potessi identificarlo in un sapore, lo attribuirei a tutto quello che ogni giorno mastico e ingurgito.

La storia di Re Mida. Tutto ciò che toccava diventava oro. Tanto oro. Troppo oro. Fino ad ucciderlo. Come sarebbe stato se tutto ciò che avesse toccato sarebbe diventato sterco? E' un po' quello che si prova quando nelle mani ci passano tante opportunità e non siamo in grado di sfruttarle, ci capita un'occasione che non cogliamo. Molte volte non tocchiamo realmente con mano, ma riusciamo a trasformare comunque tutto ciò in vera, pura, gigante, MERDA. Credo che Re Mida sarebbe morto lo stesso.

Non si tratta di alterare la percezione.
E' tutta, semplice, banalità.